La denuncia di M5S: «Tra gli scrutatori ci sono 9 candidati e dipendenti pubblici»

TERAMO – E’ polemica sul sorteggio dei nominativi degli scrutatori per le sezioni elettorali del comune di Teramo. La critica arriva dal Movimento 5 Stelle che alla vigilia dell’estrazione a sorte dei nomi aveva invitato l’amministrazione comunale a ‘pescare’ tra i disoccupati e gli studenti, in modo da «compiere un gesto di minima attenzione nei confronti dei cittadini totalmente ignorati dalla sua giunta». Una richiesta ignorata, dicono i grillini, che adesso puntano il dito sulla presenza, negli elenchi dei sorteggiati, di «almeno nove candidati alle prossime elezioni e, in quanto tali, incompatibili per legge». «Ovviamente ci saremmo aspettati una previa scrematura e non vogliamo neanche pensare che tale atteggiamento possa nascondere una creatività (leggi disprezzo per le norme)», sostiene il Movimento 5 Stelle. Ma non ci sarebbero soltanto candidati alle elezioni tra gli scrutatori: secondo M5S ci sarebbero anche «dipendenti pubblici che, in quanto tali, potranno beneficiare di tre o quattro giornate (a seconda dell’orario di conclusione dello scrutinio) tra permessi e riposi compensativi, in barba alla spending review. Tutto ciò è inaccetabile – sostengono i grillini – in un momento storico in cui intere fasce sociali subiscono quotidianamente i morsi della povertà, non in questa fase in cui i giovani vivono la disperazione di non avere una possibilità, in cui due generazioni pagano le colpe di un sistema politico che ha sempre puntato solo ad autopreservarsi».